Apiaceae (Umbelliferae)
Astrantia major L.
= ( Astrantia biebersteinii (Trautv.))
Astranzia maggiore
Forma biologica: H scap. (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie).
Descrizione: Pianta erbacea perenne, con robusto rizoma coperto di fibre nere, fusti glabri, eretti, poco ramificati, altezza fino a 80 cm.
Le foglie basali sono picciolate, la lamina è palmatopartita e divisa in 5 segmenti lanceolati e uniti alla base, lobati con margine dentato; le cauline sono generalmente 2, profondamente incise in segmenti cuneiformi dall’apice trilobato.
L’infiorescenza è un ombrella semplice larga 2-3 cm, con involucro di brattee bianco rosee, con 3-5 nervi longitudinali di colore verde, collegati fra loro da nervi a rete. I fiori peduncolati bianco-rosati, hanno petali curvi verso l’interno, e stami molto più lunghi, sono in parte maschili ed in parte ermafroditi. Il calice ha 5 dentelli acuminati, più lunghi dei petali.
I frutti sono diacheni ovoidali, carenati.
Antesi: Maggio - Settembre
Tipo corologico: Orof. S-Europ.-Caucas (Specie montane ed alpine dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Distribuzione in Italia: Comune in quasi tutto l’arco alpino, più rara nell'Appennino Ligure e nell’Appennino Centrale.
Habitat: Al limitare di boschi, pascoli, arbusteti, predilige i terreni calcarei, sino a 2.000 m.
Note di sitematica: da Flora d’Italia di Sandro Pignatti
Astrantia major L. subsp. major: brattee superanti di poco i fiori, o più brevi di questi; ombrelle maggiori diametro 1,5-4 cm. Diffusa nelle Alpi, presente anche nell'Appennino Ligure occidentale (Monte Beigua, Monte Reixa, Bric del Dente, Passo del Turchino, Piani di Praglia).
Astrantia major L. subsp. carinthiaca Hoppe Arcangeli = (A.major var. involucrata Kock): brattee lunghe il doppio dei fiori; ombrelle maggiori diametro 4-5 cm; denti calicini superanti i petali. diffusa nelle Alpi Carniche, Cadore Grappa, Mendola.
Astrantia major L. subsp. elatior (Frivaldsky) Maly = (A. caucasica Auct. Fl. Ital non Sprengel): brattee con 5 nervi, terminanti in 3-5 dentelli. Ombrelle centrali diametro 2-3 cm, brattee più lunghe dei fiori, denti calicini lunghi fino al doppio dei petali. Diffusa nell’Appennino centrale, segnalata in quello Tosco-Emiliano.
Sempre in Flora d’Italia vengono menzionate anche alcune varietà:
var. major ( = var. vulgaris Auct.)con brattee e antere tricuspidale superanti i fiori
var. minor Wimm. Et Grab ( = Var montana Grintzesco) con brattee intere più brevi dei fiori
var. illirica Borbas ( = Astrantia australis Huter et Porta) simile alla var. minor ma con denti calicini decisamente più lunghi dei petali.
Etimologia: Il nome generico deriva dal latino “aster” = “stella”: con allusione all'involucro dispiegato in stella.
Proprietà ed utilizzi: Un tempo veniva considerata pianta medicinale, ora non più, ha comunque proprietà diuretiche e purganti.
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